Street artist di Torino con influenze iberiche, è considerato uno dei migliori artisti del circuito.
Specializzato in grandi murales, la sua missione è portare in giro per il mondo un nuovo dialogo tra il mondo umano e quello meccanico: un’umanità di metallo che richiama l’attenzione di un’intera generazione e si configura come una riflessione sull’esistenza tout court. Androidi costituiti da viti, ingranaggi e dal calore del quotidiano più familiare a noi: l’iconografia robotica di Pixel Pancho è davvero affascinante...